Vulvodinia

bruciore, dolore in area vulvare

SINTOMI

  • Dolore durante i rapporti;
  • sensazione di “punture di spilli”, di abrasione;
  • dolore alla clitoride e/o all’ano;
  • irritazione, prurito;
  • sensazione di gonfiore e arrossamento della vulva;
  • disturbi minzionali (minzione frequente, urgenza);
  • dolore riferito come “coltellata o livido”.

La vulvodinia viene descritta come un disagio, un bruciore, a volte dolore in area vulvare in assenza di patologie clinicamente rilevabili. Gli esami batteriologici risultano negativi, alla vista non si evidenziano alterazioni, ma la donna sta male. Può interessare tutta la vulva oppure può coinvolgere l’area tra le piccole labbra (vestibolodinia).

Può essere vulvodinia provocata quando il dolore è conseguente ad un contatto, ad esempio il rapporto sessuale, l’uso di indumenti stretti o della bicicletta. Si definisce vulvodinia spontanea quando il dolore o il bruciore vengono avvertiti spontaneamente. Il dolore è scatenato dalla neuropatia e aumento del tono del pavimento pelvico, detto anche non relaxing pelvic floor, ovvero una condizione in cui la muscolatura pelvica non è in grado di rilasciarsi o presenta difficoltà a distendersi quando richiesto.

Spesso la vulvodinia, presentando alcuni sintomi simili a cistiti batteriche e vulvovagi­niti micotiche, viene erroneamente trattata con antibiotici e antimicotici.    La diagnosi si basa sull’attento ascolto del paziente, la sua storia e i sintomi riferiti. La valutazione consiste nello swab test, un esame con cui si verifica la sensibilità del vestibolo vulvare, e alcuni test che valutano la presenza di iperattività della muscolatura pelvica.

La cura della vulvodinia prevede un approccio terapeutico multimodale e personalizzato, che tenga conto della complessità dell’individuo e della sindrome stessa. La riabilitazione perineale con tecniche quali terapia manuale e massaggio di Thiele effettuata da personale specializzato può essere affiancata da terapia nutrizionale, posturale, sessuologica, farmacologica a seconda dei casi, ponendo la persona al centro del percorso.